“La Madonna dei Fiori”
L’ultima domenica di maggio a San Bartolomeo in Galdo si festeggia “Maria SS. Del Carmine” o “Del Carmelo” qui onorata come “La Madonna dei Fiori”.
Un po’ di storia
La tradizione racconta che diversi eremiti, dopo l’avvento del cristianesimo, si rifugiarono sul Monte Carmelo (Karmel = giardino – paradiso di Dio) ed un gruppo di essi, che si chiamarono poi “Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, costruirono una cappella dedicata alla Vergine e si unirono nel XII secolo in un Ordine religioso in onore della Vergine. Costretti, successivamente, a lasciare la Palestina a causa dell’invasione saracena, i monaci Carmelitani, come ormai si chiamavano, fuggirono in Occidente. La festa liturgica della Madonna del Carmine cade il 16 Luglio per commemorare l’apparizione mariana avvenuta a San Simone Stock, anche se noi la festeggiamo l’ultima domenica di maggio. Durante quella apparizione si narra che la Madonna gli avrebbe consegnato uno Scapolare e gli avrebbe rivelato i notevoli privilegi connessi alla sua devozione. Simone Stock era all’epoca priore generale dell’Ordine Carmelitano. Porgendogli lo Scapolare, la Madonna gli disse: “Prendi o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito, non soffrirà il fuoco eterno”. La Madonna, dunque, con la Sua rivelazione, ha voluto dire che chiunque indosserà e porterà per sempre l’“Abitino”, non solo sarà salvato eternamente, ma sarà anche difeso in vita dai pericoli. Col tempo, indossare l’abitino assunse un significato simbolico: quello di portare la croce di ogni giorno, come i discepoli ed i seguaci di Gesù e chi riceve lo Scapolare diventa membro della Famiglia Carmelitana impegnandosi a vivere la sua spiritualità con le caratteristiche del proprio stato di vita.
I festeggiamenti
La festa viene organizzata da un Comitato di cittadini e dal Parroco che, prima dell’inizio della festività, girano per il Paese raccogliendo offerte per finanziarne lo svolgimento. Negli anni antichi vista la povertà degli abitanti le offerte consistevano in uova, grano e tutto ciò che la terra produceva.
La tradizione iniziava con la novena in preparazione alla festa presso la Chiesa Madre, per poi continuare la Domenica pomeriggio con la processione della statua della Madonna, accompagnata dalla banda musicale (che rallegrava fin dal mattino con la sua musica il borgo) per le strade del paese, che venivano abbellite con fiori cosparsi durante tutto il percorso, con coperte del miglior corredo esposte sui balconi e altarini con l’effige della Madonna circondate da tantissimi fiori e piante. Durante il tragitto la madonna sostava davanti alle case dei sofferenti o di persone che volevano regalargli oggetti d’oro.
Al rientro dalla processione c’era la celebrazione della Santa Messa in Chiesa Madre dove veniva riposta la Statua della Madonna del Carmine e poi tutti in piazza o in via Margherita per festeggiare a suon di musica con qualche orchestra o gruppo musicale.
Al termine della serata venivano sparati i fuochi d’artificio per concludere la Festa.
Di seguito Il Programma di quest’anno
Da Venerdì 20 a Sabato 28 maggio
ore 19,00 Novena in onore della Madonna dei Fiori nella Chiesa Madre.
Domenica 29 maggio
ore 09:30 e ore 11,30 S. Messe in Chiesa Madre
ore 17,30 S. Messa Solenne nella Chiesa Madre con panegirico.
Al termine Processione accompagnata dalla Banda “IRIS” di S. Bartolomeo in G. e fuochi pirotecnici.
Percorso: Via Corso Roma, Piazza Garibaldi, Via Margherita, Via P. Circelli, Rione Ianziti, Via Castelvetere e ritorno in Chiesa Madre.
I riferimenti storici sono stati reperiti sul sito Edicola del Carmine
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